Secondo la tradizione a Foggia è usanza preparare l'impasto per le pettole già dal primo mattino del 24 dicembre per friggerle e consumarle ancora calde verso mezzogiorno come "spuntino" in attesa del cenone della vigilia. Alcune famiglie ripropongono le pettole la mattina del 31 dicembre. A Monte Sant'Angelo nell'impasto si aggiungono anche delle patate lesse affinché la pettola risulti essere più morbida.
Possono essere rustiche (salate) o dolci, semplici o ripiene, e spesso vengono usate in sostituzione del pane, oppure come antipasto. In tutte le varianti la pasta deve risultare piuttosto fluida per poterla versare nell'olio senza fare un panetto solido destinato ad inzupparsi di olio.
La Ricetta
Ingredienti:
- 1/2 kg. di farina
- 1 cubetto di lievito di birra
- 1/2 cucchiaino di sale
- Acqua tiepida
- Olio extravergine di oliva
- Zucchero/miele
Lasciar lievitare per 1 ora mezza al coperto. Una volta trascorso il tempo di lievitazione riprendere l’impasto e scaldare l’olio quindi con un cucchiai bagnato e aiutandosi con le mani sempre bagnate formare delle palline e friggere. Scolare, passare nel miele o nello zucchero e servire.
In base alla zona della Puglia, le Pettole hanno un nome diverso. Nel Salento si chiamano Pittule, nel foggiano Pettele, nel brindisino Pettuli e nel tarantino Pèttele.
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