lunedì 10 settembre 2012

PUGLIA: UVA DI PUGLIA IGP


L’ “Uva di Puglia” già dall’annata agraria 2006 poteva essere commercializzata a livello nazionale con l’indicazione in etichetta “Garantito dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali” (nota prot. AGR 001485 del 16/01/2006 della Commissione Europea).
Per aderire al sistema di certificazione IGP “Uva di Puglia” i produttori e i confezionatori dovranno rivolgersi alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Bari, incaricata a svolgere i controlli nel rispetto dei piani approvati dal Ministero.
La zona di produzione e condizionamento dell’Uva di Puglia comprende i territori della regione Puglia posti su una quota altimetrica non superiore a 330 m. s.l.m.
L’IGP “Uva di Puglia” è riservata alle categorie commerciali: categoria Extra; categoria I. Le varietà ammesse alla protezione sono: Italia b., Regina b., Michele Palieri n., Red Globe rs., Victoria b.
Gli operatori aderenti al sistema di certificazione dell’IGP “Uva di Puglia” saranno assoggettati al controllo secondo quanto disposto dal disciplinare di produzione e dal relativo piano di controllo.
Una garanzia per i consumatori sull’origine del prodotto e sulla qualità correlata al luogo di produzione e valorizzazione del prodotto a beneficio della intera filiera.
Per fregiarsi del marchio IGP i produttori devono rispettare una serie di parametri riferiti al prodotto e all’impianto. “All’atto della sua immissione al consumo -è scritto nel disciplinare- l’Uva di Puglia deve presentare le seguenti caratteristiche: il grappolo non deve pesare meno di 300 grammi, la calibratura degli acini all’ “equatore” non deve essere inferiore ai 21 mm per la Victoria e ai 22 mm per l’Italia, la Palieri e la Red Globe. La concentrazione del succo non inferiore a 14° Brix (gradi Brix: è l’unità di misura della presenza di sostanze solide dissolte in un liquido) per la varietà Italia e Red Globe e 13° Brix per la Victoria e la Palieri. La forma del vigneto deve essere a 'tendone' e la 'densità' di piantagione dovrà essere compresa tra un minimo di 1.100 ed un massimo di 2.100 viti/ha”. I filari devono avere una distanza tra loro compresa fra i 2,2 e i 3 metri e la produzione di uva ad ettaro non deve superare i 300 quintali.
 
 

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