venerdì 2 novembre 2012

CAMPANIA: ZUCCA LUNGA DI NAPOLI

O Zucca piena di Napoli, largamente utilizzata nel Meridione, gode di una buona notorietà in Italia e all’estero. Con il Decreto MOPAF, 10 luglio 2006 è stata inserita nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali della regione Campania.
La maggior parte delle zucche coltivate e commercializzate in Italia appartiene alla specie Maxima. La Zucca lunga di Napoli appartiene alla specie Moschata; è una specie macroterma, annuale, a rapida vegetazione, presenta il fusto erbaceo, lungo ed angoloso. L’apparato radicale è fibroso, ramificato alla base ed in gran parte diffuso nello strato superficiale di terreno. La Zucca lunga di Napoli è oggetto di un programma di stabilizzazione genetica promosso dall’Assessorato all’Agricoltura e alle Attività Produttive della Regione Campania che ha preso le mosse dal recupero del seme rinvenuto nell’orto di un convento del comune di Visciano (Na) ed è approdato già alla coltivazione in pieno campo, a titolo sperimentale.
Di forma clavata, ricurvo e rigonfio all’apice, lungo 60-70 cm (eccezionalmente 100) e con un diametro di 15-20 cm; il suo peso è, mediamente, di circa 20-25 Kg; la buccia è liscia, sottile e di colore verde chiaro o verde scuro; è completamente pieno di polpa di colore rosso-arancio, soda, dolce e di sapore muschiato; presenta una cavità spostata all’estremità che contiene il sistema placentario in cui sono presenti numerosi semi di colore bianco, grigio-bruno, ovali, appiattiti, leggermente rugosi e con l’orlo marginale nettamente rilevato.
Essendo una coltura originaria delle zone calde, essa presenta elevate esigenze termiche; di fatto le temperature ottimali per la vegetazione sono comprese tra i 25-30° C, letali sono le temperature inferiori ai 2° C. Il ciclo colturale è primaverile/estivo.
Altre caratteristiche positive di questa zucca sono la buccia sottile, facile da pelare, le fette piene e la colorazione arancio intenso tipico e polpa compatta. Si può consumare cruda (nelle insalate), marinata, cotta al vapore o al forno, e può essere impiegata in preparazioni salate come in quelle dolci. Tra le tante ricette tradizionali la più diffusa nel Mezzogiorno d’Italia è senz’altro pasta e zucca.

Fonte: agripromos.com

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